Elena Paloscia Psicologa Psicoterapeuta

"La chiave di ogni relazione terapeutica e' la qualita' della relazione stessa"

E. Paloscia
"Accettare di farsi aiutare non e' un processo semplice. E' un atto di coraggio

E. Paloscia
"Un percorso psicoterapeutico e' un viaggio a due la cui guida dei paesaggi interni e' affidata al paziente"

E. Paloscia
"Una crisi e' linfa per la nostra vita, purche' venga integrata in essa e non venga lasciata scivolare via"

E. Paloscia
Approfondisci | "Prendimi l'anima" di Roberto Faenza (2003) - "A dangerous method" di David Cronenberg (2011)

"Prendimi l'anima" di Roberto Faenza (2003)
"A dangerous method" di David Cronenberg (2011)

Riassunto e commento.

Entrambi i film trattano la relazione tormentata tra Carl Gustav Jung, e Sabina Spielrein. Sabina è una giovane donna russa, affetta da una grave forma di isteria, ricoverata nell'ospedale psichiatrico di Burghlzli, nei pressi di Zurigo, dove all'epoca lavorava Carl Gustav Jung. Jung decide di utilizzare con lei le tecniche psicoanalitiche. Sabina migliora, è una donna estremamente intelligente e colta e ben presto tra i due si intreccerà una relazione sentimentale profonda e lacerata dai sensi di colpa del dott. Jung.
Ma mentre il film di Faenza si concentra su Jung e Sabina, il film di Cronenberg staglia sullo sfondo della relazione sentimentale, un'altra relazione altrettanto tormentata: quella tra Jung ed il suo mentore Freud. Rapporto complicato, claustrofobico, imperniato sulla richiesta da parte del padre della psicoanalisi ai suoi discepoli di un comportamento conforme alle sue scoperte e dipendente dalla sua figura.
D'altronde è ben noto il carattere autoritario di Freud, la cui vita fu costellata da una serie di interruzione relazionali con i suoi discepoli, amici ed è anche nota la pervicacia con la quale il maestro intendeva iscrivere il metodo psicoanalitico nel novero delle scienze e per questo serrò le aperture proposte da Jung. Il film di Cronenberg ben rende l'ambiente socio-culturale viennese alle prese con la diffidenza nei confronti del metodo psicoanalitico.