"Freud, passioni segerete" di John Houston (1962)
Riassunto e commento.
La voce narrante ci introduce al film elencando le tre grandi rivoluzioni che hanno
spodestato l'uomo dalla sua supposta posizione centrale, vengono dunque fatti i nomi
di: Copernico, di Darwin ed infine di Freud.
Lui infatti, attraverso le teorizzazioni e le esplorazioni dell'inconscio, ha postulato che "l'io" delle persone, ovvero la loro parte
tendenzialmente consapevole e razionale "non è più padrona in casa sua",
essendo soggetta agli impulsi inconsci.
Essendo pressocchè impossibile produrre un'opera cinematografica che trattasse della persona di Freud nel tempo della sua produzione
intellettuale, il film si concentra sui primissimi anni di attività e teorizzazioni di Freud.
Si parte dunque da Vienna, è il 1885 e nella clinica dove opera Meynert non vengono
accettate pazienti che abbiano come diagnosi quella di Isteria, essendo essa intesa come
malattia immaginaria che non presenta alcuna base organica. Freud inizia a pensare che seppur
in assenza della prova di una base organica, la sintomatologia sia comunque presente e necessiti di
essere affrontata. Per questo Freud decide di recarsi a Parigi, dove opera Charcot, che cura
le sintomatologie isteriche attraverso l'ipnosi, allora considerata un'eresia scientifica dal
corpus medico. Charcot, mostra come l'isteria abbia un'origine psichica e come attraverso
l'ipnosi sia possibile dimostrarlo. In maniera dal sapor spettacolare e quasi magico (ma
questo è anche il cinema) le pazienti rispondono all'ipnosi di Charcot ed i loro sintomi si
dissolvono.
Freud entusiasta delle verifiche di Charcot, torna a Vienna e qua si verifica il primo incontro
con il medico Breur con il quale pubblicherà "Studi sull'isteria".
Vengono presentate alcune relazioni terapeutiche di Breur e Freud, ancora grezze e
sperimentali, nelle quali i due tentano di affinare i propri presupposti teorici e Freud tenta di
rinvenire nei racconti dei suoi pazienti le teorie sessuali alla base delle nevrosi, quelle che
poi prenderanno forma "nei tre saggi sulla teoria sessuale". In questo viaggio nella prima
parte della sua attività, Freud appare spesso tormentato, fanno ingresso sulla sua scena psichica i sogni, che
lo interrogano e verso i quali Freud inizia ad intravedere la possibilità che in essi vi siano
dei messaggi per la persona medesima che li genera. Attraverso l'autoanalisi dei suoi sogni,
Freud intuisce la copertura che la mente apporta a certi desideri inconsci.
Egli pone anche l'attenzione ai lapsus: è proprio quando la paziente Cecilia, prima seguita
dal dottor Breur e poi da Freud, nomina quest'ultimo Freuer, che Freud comprende l'importanza
di queste produzioni psichiche nello svelamento dell'inconscio. La relazione
terapeutica tra Freud e Cecilia si dipana tra intuizioni cliniche e costruzione del suo impianto teorico
e va di pari passo con l'autoanalisi di Freud.
Così si rivolge il Freud del film alla paziente Cecilia: àsi rende conto cosa è accaduto
qui oggi? Io e lei abbiamo trovato la strada per l'inconscio senza l'ipnosi ... apparenti
coincidenze, piccoli lapsus ci hanno fatto da guida e poi il sogno con il suo significato
simbolico ...". Da questo punto partirà la seguente produzione intellettuale di Freud, oltre il
metodo ipnotico.